Il carbone vegetale, in quanto un integratore alimentare, possiede delle proprietà che aiutano ad alleviare diversi disturbi quali: meteorismo, colite, gastrite e gonfiore addominale.
Il carbone vegetale è formato da fibre di legno, soprattutto salice, tiglio o betulla, sottoposte ad un processo di combustione lenta in assenza di ossigeno, da cui si ottiene un prodotto spugnoso capace di assorbire le sostanze gassose presenti nell’apparato digerente.
Tra le sue principali virtù bisogna ricordare le proprietà “adsorbenti” del carbone, evidenziate dalla capacità delle sue fibre inerti, che non vengono assimilate dall’organismo, di catturare ed eliminare le bolle gassose prodotte nello stomaco e nell’intestino durante il processo di digestione.
Il carbone vegetale favorisce così la digestione, evitando anche nella pancia si formi del gonfiore. Tuttavia l’azione benefica del carbone vegetale agisce anche contro le intossicazioni legate al sovradosaggio di farmaci o da metalli.
Anche se le fibre del carbone vegetale non sono in grado di assorbire il grasso addominale, e neppure di combattere la cellulite, sgonfiano la pancia e stimolano la funzionalità intestinale risolvendo il problema della stitichezza.
Se un soggetto soffre di colite, acidità o bruciori di stomaco e di reflusso gastroesofageo, il carbone vegetale si conferma un rimedio naturale per recuperare l’equilibrio naturale, la sola cautela è quella di verificare se esso crea interazione con eventuali farmaci che si assumono contemporaneamente, ad esempio la pillola anticoncezionale, in quanto il potere assorbente del carbone vegetale riduce anche l’efficacia dei principi attivi dei medicinali, è necessario dunque assumerli a distanza di almeno 3-4 ore.