Schede informative sulla medicina preventiva, termale e naturale

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Queste schede informative vogliono offrire elementi di maggior precisione e puntualizzazione su molte tecniche termali e naturali, alcune di esse praticabili a casa come forma di medicina preventiva, altre più specialistiche praticabili nei centri specializzati e sotto sorveglianza sanitaria.
E’ opportuno che le terapie naturali siano prescritte dal medico e comprese da chi le esegue, nei suoi meccanismi più logici e profondi. Inoltre per motivi di chiarezza, trasparenza e completezza più siamo informati, più partecipiamo al nostro percorso di crescita personale. Per ogni tecnica sono indicate sinteticamente ratio, indicazioni, controindicazioni e precauzioni. Per dettagli la biblioteca e i singoli professionisti possono fornire approfondimenti, articoli scientifici, testi e sussidi.

IDROTERAPIA

  • Il Bagno a Vapore fluente
  • Inalazioni a vapore fluente
  • Spugnatura fredda
  • Getto alternato alle gambe
  • Getto alternato alle braccia
  • Getto totale alternato
  • Compresse idroterapiche caldo umide
  • Compresse idroterapiche freddo umide
  • Fasciature
  • Bagni in vasca
  • Idromassaggio
  • Bagni di contrasto agli arti superiori
  • Bagni di contrasto agli arti inferiori
  • Pediluvi a temperatura crescente
  • L’ Idroterapia del Colon

FANGOTERAPIA

  •  Applicazioni topiche di argille inorganiche e bentoniti
  • Applicazioni topiche di minerali vulcanici
  • Applicazioni topiche di fanghi termali
  • Applicazioni topiche di sostanze organiche: torba
  • Impacchi di sostanze organiche: ricotta e albuminoidi
  • Impacchi di sostanze organiche: paraffina

FITOTERAPIA

  • Fitoterapia classica e farmacognosia
  • Aromaterapia
  • Floriterapia
  • Fitoterapia amazzonica, africana, indiana, cinese

ISOTERAPIA

  • Omeopatia unicista (simillimum)
  • Omotossicologia
  • Immunoterapia
  • Autoemoterapia
  • AutoIsoterapia urinaria

MASSOTERAPIA

  • Massofisioterapia
  • Massaggio riflesso del piede e della mano
  • Massaggio del viso
  • Massaggio olistico
  • Massaggio ayurvedico
  • Massoterapia chiropratica (manipolazioni vertebrali)
  • Massaggio neuro-ipofisario con oli (shirodara)
  • Osteopatia

CHINESI O TERAPIA DEL MOVIMENTO

  • Autoterapia Zilgrei
  • Ginnastica Psico-fisica
  • Rieducazione del pavimento pelvico
  • Fisiochinesiterapia respiratori
  • Terapia posturale e Yogaterapia

RIFLESSO TERAPIA IPEREMICA

  • Impacchi essenzieri subartici (erbe svedesi)
  • L’ Apiterapia antalgica
  • VischioTerapia
  • Neuralterapia
  • Terapia revulsivante topica
  • Lettino ipertermico ad acqua

TERAPIA NUTRIZIONALE

  • Dietoterapia naturale
  • Consulenza nutrizionale
  • Digiuno autolitico
  • Digiuno modificato secondo Breuss
  • Terapia Vitaminica Antiossidante (A, ProA, C, E)
  • Terapia Salina (Plasma di Quinton)
  • Terapia con Oligoelementi sec. Menetrier
  • Terapia Chelante

TERAPIA NUTRIZIONALE CON INTEGRATORI

  • Polline
  • Pappa reale
  • Propoli
  • Limone
  • Succo di cavolo, carota, patata

 

Il Bagno di Vapore

E’ un bagno in corrente di vapore con regolare e continua alternanza tra brevi esposizioni a caldo e freddo.

Ratio: Esercita una ginnastica vascolare sia sui vasi venosi che arteriosi, con un reclutamento dei capillari cutanei. E’ una pratica di prevenzione e igiene utile come rigenerante e attivante il ricambio organico, tale da essere considerato un autentico elisir di giovinezza.

Indicazioni: E’ una terapia di drenaggio indicata nella malattie circolatorie e vascolari, nell’aterosclerosi e nelle dislipidemie, in dermatiti croniche, infezioni recidivanti (bronchiti croniche, cistiti, O.R.L.), negli stati di ipereccitabilità nervosa e nelle malattie reumatiche.

Utile come detossicante nelle intossicazioni voluttuarie (fumo di tabacco, droghe), nell’abuso di farmaci e nei lavoratori soggetti a mansioni polverose, inquinanti.

Le controindicazioni (cardiopatie e nefropatie severe) sono più limitate che nei tradizionali bagni turco e finlandese, poiché i tempi di esposizione al freddo o al caldo sono meno lunghi e le temperature meno estreme.

A differenza dalle terapie solo calde, che tendono a congestionare la linfa, nel bagno di vapore sec. Lezaeta l’azione alternata e soprattutto del freddo induce una contrazione meccanica e riflessa dei vasi linfatici e quindi rimuove i detriti, aumentando notevolmente la circolazione linfatica.

La somma dei due effetti alternati favorisce un massaggio ritmico del muscolo con eliminazione dell’acido lattico e dei cataboliti acidi e quindi azione rigenerante e antifatica.

Ha un’azione nel complesso tonificante e rilassante, favorisce l’iperideazione e la sensazione di piacere e benessere psichico.

Tutte le ghiandole endocrine vengono stimolate e in particolare l’adenoipofisi, la neuroipofisi, la tiroide, il surrene.

Spugnatura fredda

Spugnatura si definisce lo strofinamento di una regione della superficie cutanea con un panno umido di cotone o lino.

A seconda del materiale utilizzato (più o meno ruvido, a spugna o a nido d’ape o a garza), della temperatura più o meno rigida (temperatura fredda (14-18°C) o appena tiepida (20-24°C), e di quanto il materiale viene intriso d’acqua, la spugnatura può sortire un effetto vascolare e di pompaggio linfo-connettivale più o meno intenso.

Meccanismo d’azione: La spugnatura totale produce un effetto di pompaggio ematico e linfo-vascolare legato allo strofinamento e al massaggio centripeto che viene effettuato secondo un ordine ben preciso, che parte dalla mano destra e termina con il piede sinistro seguendo il decorso del drenaggio della circolazione linfatica.

Durante la spugnatura viene effettuata una fregagione ritmica fino ad attivazione dei riflessi asso-assonici con arrossamento e iperemia attiva della parte trattata.

Inoltre lo stimolo termico con l’utilizzo di acqua fredda stimola una vasocostrizione e successiva vasodilatazione riflessa più evidente e duratura.

All’applicazione segue una fase di breve reazione vascolare a letto o tramite movimento.

Controindicazioni e requisiti: freddolosità, brividi (in tal caso è necessario effettuare una prima spugnatura calda), ambiente esterno troppo freddo, mancanza di reattività in soggetti anemici, cachettici, ecc.

Indicazioni: Vitalizzazione trofica del sistema neurovascolare con pompaggio e drenaggio veno- linfatico, rafforzamento della reattività vascolare cutanea e sottocutanea; Azione educativa, preventiva e curativa come applicazione coadiuvante in caso di: Febbre, infezioni delle vie aeree superiori (influenza, faringite, raffreddori, bronchite, infezioni otorinolaringoiatriche),reumoartropatie infiammatorie e degenerative (artrosi, artriti, spondiliti, ecc.), malattie vascolari e cardio-circolatorie, ipertensione, ipotensione sindromi ansiose, insonnia, nervosismo, neurastenia Prevenzione delle piaghe da decubito e delle patologie da stasi a letto. Sedentarietà e situazioni di stasi prolungata in posture ripetitive (a letto, al computer, posture obbligate).

Getto alternato alle gambe

Getto d’acqua bilaterale a canna libera alla gambe e coscie in tre passaggi alternati alla temperatura di 38°C e 18°C, lungo i territori di distribuzione dei nervi peroniero superficiale fino al nervo safeno interno.

Riattiva la circolazione sanguigna, previene la stasi venosa e linfatica, irrora i tessuti, rilassa, rinfresca, favorisce il calore e il circolo alle estremità.

Meccanismo d’azione: Vitalizzazione trofica del sistema neurovascolare, per ripetute alternanze di vasocostrizione e vasodilatazione, pompaggio e drenaggio vascolare, tonificazione del sistema linfatico, attivazione riflessa del sistema nervoso periferico, reclutamento microcapillare.

Indicazioni: Azione educativa, preventiva e curativa (tarando lo stimolo in relazione alla patologia e reattività individuale) come idroterapia eziologia o coadiuvante: Familiarità per stasi vascolare, varici arti inferiori, flebiti e flebotrombosi, linfedemi e linfangiti, edemi pefierici da stasi, M. di Reynaud, Aterosclerosi dei vasi profondi, Tromboangoite obliterante, eczemi e flebodermiti, Ulcere trofiche, Gangrena, Piede diabetico, Ipertensione, Ipotensione, Neuropatie periferiche, Distonie neurovegetative e Sindrome da stress.

Controindicazioni relative: sensazione di freddo, sciatica, mestruazioni, astenia marcata.

Ripetizione ed allenamento vascolare: L’applicazione va ripetuta per brevi cicli intensivi di training vascolare preventivi o secondo indicazione sanitaria (ad es. cicli di 6-12 giorni semestralmente) per il potenziamento del microcircolo agli arti inferiori e nei metameri corrispondenti (organi pelvici, vescica, utero, intestino crasso, genitali, bacino).

 

Getto alternato alle braccia

Getto d’acqua bilaterale a canna libera agli arti superiori in tre passaggi alternati alla temperatura di 38°C e 18°C, lungo i territori di distribuzione dei rami superficiali e cutanei posteriori del nervo radiale fino al nervo mediano e cutaneo mediale.
Riattiva la circolazione sanguigna, previene la stasi venosa e linfatica, irrora i tessuti, rilassa, rinfresca, favorisce il calore e il circolo alle estremità,
stimola per via riflessa la vascolarizzazione dei metameri corrispondenti (organi del torace, tiroide), tonificando il cuore e gli organi della respirazione.

Meccanismo d’azione: Vitalizzazione trofica del sistema neurovascolare. per ripetute alternanze di vasocostrizione e vasodilatazione, pompaggio e drenaggio vascolare, tonificazione del sistema linfatico, attivazione riflessa del sistema nervoso periferico, reclutamento microcapillare.

Indicazioni: Azione educativa, preventiva e curativa (tarando lo stimolo in relazione alla patologia e reattività individuale) come idroterapia eziologia o coadiuvante: Familiarità per stasi vascolare, linfedemi e linfangiti, edemi pefierici da stasi, , Morbo di Reynaud, Ulcere trofiche, eczemi e flebodermiti, , Aterosclerosi dei vasi profondi, flebiti e flebotrombosi, Gangrena, Ipertensione, Ipotensione, Neuropatie periferiche,
Distonie neurovegetative e Sindrome da stress a da ansia, Tachicardia e nevrosi cardiaca.

Controindicazioni relative: astenia marcata, malattie da raffreddamento, sensazione di freddo, asma, gravi patologie cardiache.

Ripetizione ed allenamento vascolare: L’applicazione va ripetuta per brevi cicli intensivi di training vascolare preventivi o secondo indicazione sanitaria (ad es. cicli di 6-12 giorni semestralmente) per il potenziamento del microcircolo agli arti superiori e nei metameri corrispondenti (organi toracici, cuore, polmoni, tiroide, circolo scapolare).

 

Getto totale alternato

Getto d’acqua bilaterale a canna libera in tre passaggi alternati alla temperatura di 38°C e 18°C, lungo i territori di distribuzione agli arti inferiori e superiori.
Riattiva la circolazione sanguigna e il sistema di difesa, previene la stasi venosa e linfatica, irrora i tessuti, rilassa, rinfresca, favorisce il calore e il circolo alle estremità.

Meccanismo d’azione: Vitalizzazione trofica del sistema neurovascolare. per ripetute alternanze di vasocostrizione e vasodilatazione, stimola la regolazione termica pompaggio e drenaggio vascolare, con smobilitazione del sangue dai vasi di capacitanza (addome, fegato, milza). Tonificazione del sistema linfatico, e cardiopolmonare attivazione riflessa del sistema nervoso periferico, regolazione del sistema neuvegetativo reclutamento microcapillare, sudorifero.

Indicazioni: Azione educativa, preventiva e curativa (tarando lo stimolo in relazione alla patologia e reattività individuale) come idroterapia eziologia o coadiuvante: Stato di eccessivo nervosismo e di depressione, stanchezza, scarsa funzionalità organica generale. Distonie neurovegetative e Sindrome da stress, insonnia, Familiarità per stasi vascolare, flebiti e flebotrombosi, linfedemi e linfangiti, edemi periferici da stasi, M. di Reynaud, Aterosclerosi dei vasi profondi, Tromboangoite obliterante, eczemi e flebodermiti, Ipertensione, Ipotensione, Neuropatie periferiche.

Controindicazioni: sensazione di freddo, sciatica, mestruazioni, astenia. Da eseguire a persone reattive.
Non eseguire mai a persone non allenate alle terapie fredde.

Ripetizione ed allenamento vascolare: L’applicazione va ripetuta per brevi cicli intensivi di training vascolare preventivi o secondo indicazione sanitaria (ad es. cicli di 6-12 giorni semestralmente) per il potenziamento del microcircolo.

Note speciali: Prima del getto totale freddo si può eseguire una spazzolatura a tutto il corpo.
Dopo il getto asciugarsi con l’asciugamano. Riscaldarsi bene con movimento oppure andare a letto finchè sia avvenuta la reazione di calore.

 

Impacchi idroterapici caldo umidi

Sono applicazioni locali a contatto diretto con il corpo con acqua a temperatura particolarmente calda (40-45°C), generalmente medicata con estratti di piante medicinali con azione specifica.
Vengono applicati nei diversi distretti corporei a seconda del problema da affrontare, utilizzando tessuti naturali (cotone, lino, canapa, ecc.) imbevuti.

Ratio: L’applicazione a stretto contatto con l’epidermide determina un’immediata vasodilatazione del distretto e dei metameri profondi corrispondenti. Vengono di norma applicati sull’aia epatica, cardiaca, sulle logge renali, sulle giunture, al collo e regione tiroidea, sul torace, sull’addome, alle mani e piedi.
La vasodilatazione prolungata sul distretto anatomico (ad es. aia epatica e fegato) comporta un afflusso di sangue prolungato. E’ documentato un afflusso dei globuli rossi, dei leucociti (leucocitosi focale), dei linfociti in particolare, e degli anticorpi nell’area di applicazione con smobilitazione del sangue dal midollo osseo, dalla milza, dai vasi di capacitanza.
Inoltre si produce un importante e specifico aumento della sudorazione con secrezione sudoripara e sebacea dai linfatici distrettuali e quindi smobilitazione linfatica locale.
E’ anche documentata un’aumentata concentrazione di farmaci specifici di qualsiasi origine nell’area trattata (sequestro).

Le sostanze medicinali: Insieme all’acqua calda possono essere utilizzati estratti di piante medicinali ad azione vasculotropa e vasodilatatrice come l’arnica montana, il romarino, la melissa officinalis, l’achillea millefoglie, l’equisetum arvense, o anche altri rimedi ad elevata azione osmotica come il alcol etilico, sale marino integrale, aceto di vino, polvere di senape, centrifugati di cipolla, fiori di fieno, paraffina.

Indicazioni: Reumatismo articolare in fase cronica, reumoartropatie degenerative con rigidità articolare, coliche biliari, intestinali e renali, quadri clinici con spasmi come pertosse, asma bronchiale, bronchiti acute e croniche, polmoniti, tubercolosi.
Sindromi infiammatorie degli organi pelvici femminili; torcicollo miogeno, ascessi, paterecci.

Controindicazioni: Appendicite acuta.

Impacchi idroterapici freddo umidi

Sono applicazioni locali a contatto diretto con il corpo con acqua a temperatura fredda (15-20°C).
Vengono applicati nei diversi distretti corporei a seconda del problema da affrontare, utilizzando tessuti naturali (cotone, lino, canapa, ecc.) imbevuti.

Ratio Per l’elevato coefficente termico dell’acqua, l’applicazione a stretto contatto con l’epidermide determina un’immediata vasocostrizione del distretto e dei metameri profondi corrispondenti, seguita da una vasodilatazione. Vengono di norma applicati sull’aia epatica, cardiaca, sulle logge renali, sulle giunture, al collo e regione tiroidea, sul torace, sull’addome.

La vasodilatazione riflessa sul distretto anatomico (ad es. aia epatica e fegato) comporta una deviazione e un afflusso di sangue. E’ documentato un afflusso dei globuli rossi, dei leucociti (leucocitosi focale), dei linfociti in particolare, e degli anticorpi nell’area di applicazione con smobilitazione del sangue dal midollo osseo, dalla milza, dai vasi di capacitanza (drenaggio e pompaggio vascolare).
Inoltre si produce una smobilitazione linfatica locale.
E’ anche documentata un’aumentata concentrazione di farmaci specifici di qualsiasi origine nell’area trattata.
L’impacco freddo umido, a seconda della temperatura e del tempo impiegato può effettuare un’azione di assorbimento o di produzione di calore corporeo, o un effetto sudorifero.

Indicazioni: Malattie febbrili, influenze, infiammazioni locali, flogosi otorinolarngoiatriche, Reumatismo articolare in fase acuta, reumoartropatie infiammatorie con flogosi.
Ematomi, distorsioni, contusioni, trattamento umido delle ferite, infiammazioni articolari.
Turbe dispeptiche, lentezza digestiva, piccola insufficienza epatica, insonnia, cefalea.
Sindromi infiammatorie degli organi pelvici femminili; torcicollo miogeno, ascessi, paterecci.

Controindicazioni provvisorie: freddolosità, brividi, mancanza di reattività vascolare.

 

Bagno in vasca

Nel bagno in vasca agiscono due principi idroterapici: temperatura e pressione.
L’immersione in acqua comporta uno stimolo termo-vascolare notevole visto l’elevato coefficiente termico dell’acqua (6 volte superiore all’aria) e la pressione idrostatica effettuata dall’acqua su tutti i tessuti. Inoltre quest’ultima riduce il carico legato alla forza di gravità.
Quelli a temperatura costante tiepida o appena calda (36-39°C) hanno i seguenti effetti.

Ratio: Effetto miorilassante, con diminuzione dell’eccitabilità nervosa e del tono muscolare.

Indicazioni: miotonia, affezioni reumatiche croniche, insonnia e nervosismo, nevralgie sciatiche, coadiuvante in paresi spastiche, corea, contratture muscolari, ipertiroidismo, eczemi e dermatiti in genere, malattie renali

La temperatura è fondamentale per la riuscita e per evitare effetti collaterali:
Nell’asma sono indicati bagni a temperatura crescente.
Nell’ipertiroidismo bagni a temperatura calda calante.
Nei soggetti con scarsa reattività infiammatoria o immunitaria bagni ipertermici.
Nella febbre bagni tiepidi
Nei soggetti nervosi e collerici bagni freddi (10-20 secondi)

Nell’acqua i movimenti sono molto facilitati, possono essere effettuati massaggi subacquei, idromassaggio, aggiunti medicinali come torbe, sali minerali, argille, erbe svedesi, piante medicinali come arnica, melissa, equiseto o sostanze come l’ozono.

Controindicazioni: I bagni molto caldi o molto freddi sono controindicati nei gravi ipertesi.
I bagni molto caldi (39-42°C) vanno evitati nelle varici congeste agli arti inferiori.

Precauzioni: Dopo il bagno caldo della durata di 10-20 minuti si applicherà una spugnatura fredda per evitare collassi.

L’ Idroterapia del Colon

Trattamento moderno di lavaggio dolce del grosso intestino, avviene in modo completamente automatizzato, discreto, indolore, igienico, con l’assistenza di personale specializzato e dura 30-40 minuti.

Ratio: L’idroterapia del colon è un sistema messo a punto in tempi recenti in ambito medico per mantenere pulito e in perfetto stato il tratto intestinale, stimolare la peristalsi e normalizzare la flora batterica, favorendo un ottimale funzionamento del sistema immunitario intestinale (Placche del Peyer).

Indicazioni: Prescritto ed eseguito sotto controllo medico, l’idroterapia del colon è classicamente indicata per chi soffre di problemi all’apparato digerente, come stitichezze ostinate, meteorismo, coliti, emorroidi, ragadi, difficoltà digestive, diverticolosi; dermatiti ed eczemi (di origine intestinale). cistiti e vaginiti ricorrenti, micosi, uretriti, prostatiti; prima di interventi chirurgici e di esami diagnostici come la colonscopia.
Utile per chi soffre cronicamente di cefalee, stanchezza, artriti, dolori muscolari, artrosi, stasi venose o linfatiche agli arti inferiori e chi ha familiarità per tumori benigni e maligni del colon e per neoplasie in genere.
Esercita effetto sinergico durante digiuni terapeutici o diete detossicanti, ma soprattutto è indicato a tutti coloro che, essendo in buona salute, desiderano mantenerla nel tempo.

Un ciclo di base concordato con il medico permette l’eliminazione di vecchi residui di materiale fecale assieme a germi, muco ed eventuali parassiti. E’ utile mantenere l’intestino pulito con due sedute l’anno ed associare il trattamento con una corretta nutrizione ricca in fibre alimentari, oligoelementi e microrganismi saprofiti.

Controindicazioni e precauzioni: Cancri sanguinanti del colon-retto, emorragie, gravi patologie infiammatorie, rettocolite ulcerosa in fase emorragica
Precauzione in caso di acidosi urinaria.

L’ Apiterapia

Trattamento che sfrutta l’azione terapeutica del veleno d’api i cui effetti antidolorifici e antireumatici noti fin dall’antichità sono stati confermati da ricerche scientifiche universitarie in USA e URSS.

Ratio: Il veleno, introdotto per via sottocutanea o intradermica nella quantità di circa 0,1 milligrammo, contiene numerosi alcaloidi ed enzimi farmacologicamente attivi mellitina (50% del peso secco), fosfolipasi A (12%), ialuronidasi (3%), apamina peptide (2%), ecc.
L’effetto locale visibile si manifesta con una infiammazione del derma cutaneo con calore, dolore e gonfiore della durata di più ore in forma più o meno intensa in relazione alla reattività individuale. Questa infiammazione intradermica esercita un benefico e prolungato effetto analgesico e antidolorifico nei distretti viscerali corrispondenti (azione neuroriflessa) e apporta una considerevole quantità di sangue al distretto interessato favorendo il ricambio tissutale.

Indicazioni: L’apiterapia è indicata (ricerche del Ministero della Sanità russo) per malattie reumatiche (poliartrite, artrosi, miopatie, spondiloartrosi deformante), nevralgie sciatiche, faciali, intercostali, ulcere trofiche, aterosclerosi dei vasi periferici, esiti di traumi ossei ed articolari, tromboflebiti, asma bronchiale, emicrania, ipertensione arteriosa, sindrome di Menière, psoriasi ed eczema. E’ indicato inoltre in Artrite reumatoide, Tireotossicosi, Emiplegie, Esiti di Polio, Sclerosi a Placche.
Efficace il trattamento preventivo per le sindromi da raffreddamento (raffreddori e influenze, infezioni croniche)

Controindicazioni e precauzioni: Da evitare negli stati di ipersensibilità, t.b.c., infezioni purulente, insufficienza renale, febbre.
Per evitare reazioni anafilattiche vengono effettuate tre prove con dosi molto limitate di veleno inferiori a 0,1 mg, che possono esercitare azione desensibilizzante e immunizzante, svolgendo anche un fattore di protezione dai rischi di punture accidentali.
Il sanitario inoltre controlla la somministrazione e consiglia di volta in volta la dose e forma più idonea. Seguendo queste precauzioni, l’apiterapia rappresenta una metodica sicura ed estremamente efficace non solo come antidolorifico e antireumatico, ma anche come stimolatore del circolo, delle funzioni organiche e del ricambio tessutale.

Cataplasma di argille inorganiche

Utilizzate da oltre 4000 anni nell’igiene del corpo e nella cosmesi e come antiinfettivi e antiputridi le argille e fanghi minerali (biossido di Silicio, in media 65%), nella forma stabile di silicati idrati di alluminio, contengono acqua e numerosi sali minerali (in prevalenza Ferro, Magnesio, Potassio, Calcio, Sodio, Manganese e altri oligoelementi) sono materiali rimineralizzanti, drenanti, detergenti, antitossici ed antiossidanti se applicati nei diversi distretti cutanei.

Ratio: Le argille e bentonite possiedono azioni riconosciute, legate propriamente alla ricchezza in sali minerali, magnetismo, plasticità, quali la capacità mineralizzante e di assorbimento calorico e tossinico e la proprietà di elevata pressione osmotica che esercita. In pratica i sali minerali attirano acqua, liquidi organici e molti soluti per osmosi.
Chiamiamo questa capacità adsorbente e di “scambio cationico” idro-salino.

Effetti: La pelle, costituita prevalentemente da acqua e grassi di deposito, è in grado di assorbire e di secernere sia sostanze idro- che liposolubili, attraverso le ghiandole sebacee e sudoripare. L’applicazione corretta di un’argilla bentonite a temperatura adeguata sul distretto splancnico o epatico o articolare o sul distretto vascolare svolge azione antidolorifica e antiinfiammatoria, rimineralizzante e riequilibrante, assorbe liquidi e impurità del metabolismo, funziona da catalizzatore dei processi biologici, riequilibra la termoregolazione, rigenera la attività organica e risveglia il potenziale energetico, alcalinizza e disinfetta i tessuti.

Indicazioni: patologie reumatiche, vascolari periferiche, infiammazioni, disfunzioni epatiche ed intestinali, allergie (da soli od in associazione con terapie classiche o naturali).

Controindicazioni e precauzioni: Condizione minima è che la pelle sia calda, in modo che lo stimolo riflesso del freddo induca una reazione (iperemia attiva) con vasodilatazione e intenso afflusso di sangue.
Su organi freddi come polmoni, reni, giunture, valutazione sanitaria se controindicato.

Impacchi di sostanze organiche: ricotta

Numerosi derivati del latte, di succhi o preparati vegetali, prodotti fitoterapici possono essere utilizzati per le virtù osmotiche e drenanti
Numerosi materiali come ricotta, latte e mollica di pane ecc. possono essere utilizzati con effetti peculiari.

Ratio: La ricotta è un precipitato del latte e suo siero in ambiente acido. Le lattoalbumine della ricotta, (cibo ad elevato contenuto proteico e salino) sia di mucca o di capra, esercitano sul corpo un elevato effetto osmotico sulla pelle, oltre che potentemente sfiammante ed emolliente.

Indicazioni: Per la sua caratteristica di prodotto derivato dal latte, l’impacco di ricotta è una terapia lenitiva delle infiammazioni e allo stesso tempo idratante ed emolliente per la cute.
Valido per tutti i tipi di infiammazione e d’irritazione, soprattutto delle zone che presentano la cute più sottile e delicata: testa, collo, torace.

E’ risolutiva in caso di faringiti, tonsilliti, gonfiori e infiammazioni locali delle articolazioni e per congiuntiviti, gengiviti, otiti. Favorisce il drenaggio linfatico in caso di noduli al seno, aritmie cardiache, disturbi ghiandolari e in caso di flebiti o infiammazioni delle vene.
Lenisce i pruriti e funziona negli arrossamenti cutanei da punture da insetto, scottature, flogosi. Utilizzato come coadiuvante in caso di bronchite o di malattie da raffreddamento intiepidendo l’impacco prima dell’applicazione.

Controindicazioni e precauzioni: Evitare troppo fredda o troppo calda negli ascessi, troppo fredda nelle bronchiti.

 

Fitoterapia

Branca della scienza medica che utilizza le Piante Medicinali come medicina preventiva e curativa (“fitos” = pianta).
Conosciuta e utilizzata da millenni in ogni cultura la fitoterapia è scienza ufficiale da secoli, usata da Ippocrate e dai padri della Medicina ed è alla base della moderna farmacologia, che usa spesso dei medicinali sintetici analoghi ai vecchi principi attivi delle piante medicinali (tannini, olii essenziali, glucosidi, mucillagini, resine, amari, ecc.). La stessa aspirina, il farmaco più noto e da più di cent’anni utilizzato dall’uomo, è nient’altro che acido acetilsalicilico, estratto e modificato dalla corteccia del salice.
Numerosissime piante sia nostrane che indigene che tropicali hanno valenza medicinali: l’iperico oggi studiato nelle Università come antidepressivo, la malva come lassativo, la valeriana come ipnotico, l’aloe vera come antiradicalico, l’arnica come antitraumatico ed antinfiammatorio usato dagli sportivi professionisti. Oggi la sperimentazione si sta dirigendo verso piante per esempio amazzoniche traducendo le vecchie ricette popolari in ricerche scientifiche per verificarne l’efficacia.

Indicazioni: E’ molto efficace sulle patologie dell’apparato digerente e respiratorio (Timo, petasites), sul circolo (Gynkgo biloba, biancospino, primula), sul sistema nervoso (Valeriana, melissa, iperico) sui quadri reumatici (ribes, artiglio, boswelia).

Precauzioni: E’ utile comunicare l’assunzione di fitoterapici al medico, per evitare interazioni.

Le forme farmaceutiche sono svariate: dal classico infuso di acqua bollente a capsule, macerati alcolici e glicerici, sospensioni di piante fresche, essenze, pomate e unguenti, oleoliti.
La fitoterapia è efficace, ben tollerata e necessita di cure regolari. In bimbi e anziani manifesta specifici effetti curativi utilizzando piante anche per tempi lunghi con risultati soddisfacenti e può comodamente rientrare in una medicina famigliare.

 

Medicina e Fitoterapia Ayurvedica

Antichissima medicina nata in India come scienza della vita.
Il termine Ayu significa ogni aspetto della vita dalla nascita alla morte, il termine veda conoscenza o sapere.
La medicina ayurvedica nata oltre 7000 anni or sono è una scienza sulla vita umana e degli altri esseri viventi che studia la salute, la prevenzione, la saggezza, cercando di puntare ad un equilibrio tra tre differenti diatesi costituzionali (vata, pitta e kafa) descrivendo la dieta, la medicina, i comportamenti benefici o dannosi per ciascuna.

Ratio: Sul piano terapeutico utilizza rimedi prevalentemente di origine vegetale (alimenti e piante medicinali), numerosi utilizzati anche dalla farmacognosia e nutrizione occidentale.
La fitoterapia ayurvedica usa piante medicinali tradizionali in forma di capsule di polveri, paste, compresse, impacchi, oleoliti con numerose similitudini alla fitoterapia nostrana.
E’ logico che nella cultura popolare di ogni ambiente le erbe e gli alimenti sono sempre state il primo presidio a disposizione di tutti.
Negli ultimi decenni le università indiane e tibetane hanno verficato l’efficacia di piante tradizionali con interessanti ricerche di farmacognosia e farmacologia vegetale (ad esempio le proprietà antinfiammatorie della Boswellia, digestive della curcuma, ecc.)

Indicazioni: Diffuse come medicina preventiva e curativa. Risultano interessanti in alcune patologie croniche del sistema nervoso (ictus, epilessia, esaurimento nervoso) o vascolare (vasculopatie, ipertensione,…) o in quadri di scarsa reattività ai fitoterapici comuni

Precauzioni: Valutare gli studi scientifici alla base di ogni prescrizione terapeutica.
Si precisa che le tecniche ayurvediche funzionano anche indipendentemente dalla condivisione di filosofie o pratiche orientali, poiché basate su solide basi scientifiche e ricerche universitarie.
La federazione nazionale dell’ordine dei medici ha riconosciuto l’ayurveda come un “atto medico” nell’arsenale di nove terapie non convenzionali (Rieti Direttiva 22.5.2002).

 

Omeopatia unicista (Simillimum)

Fondata da un noto ed accreditato medico tedesco, Samuel Hahnemann (1775-1843), l’omeopatia è un sistema terapeutico ad alto impatto clinico e semeiotico, caratterizzato dalla ricerca, attraverso lunghe e meticolose visite e colloqui medici, di rimedi simili alle caratteristiche personali dei pazienti.
L’omeopatia (homios pathos, la legge riassunta in “il simile si cura con il simile”) cura infatti con dosi infinitesimali quadri simili a quelli che si manifestano nell’uomo durante intossicazioni acute, con sintomi caratteristici di tipo fisico, funzionale, emozionale e mentale.
L’essere umano è più di ogni altro animale (per esempio la lucertola) dotato di una ricca sfera emozionale e animico-spirituale. Per l’uomo e la donna questa dimensione del sentire (sentimenti, emozioni, riflessioni, senso del vivere, credo, immaginazione, creatività, ecc.) ha certamente un peso significativo nell’economia vitale. Dunque la registrazione di questi sintomi, attraverso un rigorosissimo metodo sperimentale approntato dallo stesso Hahnemann su volontari sani, consente una speculazione meticolosa di quelle patologie, disturbi o quadri morbosi che insorgono dopo un lutto, un’emozione, un abbandono….
L’omeopatia individua un percorso di cura che ascolti la psiche senza trascurare il corpo, con i suoi sintomi fisici (dolori, stanchezza, ecc.) reattivi (calore, freddolosità, sudorazione, iperestesia…) costituzionali e periodici (diatesi, ricorrenze, orari, lateralità); sposa così le nuove ricerche sulla PNEI (psiconeuro-endocrino-immunologia) lanciando un ponte fra la medicina e la psicologia.
L’omeopatia unicista è quindi una medicina psicosomatica, olistica e globale, che ottimizza le reazioni fisiche e mentali alle costanti variazioni dell’ambiente che ci circonda.

In pratica la visita, più lunga di quella classica, si basa:

  1. su una precisa raccolta di dati circa il quando, come dove e perchè i sintomi fisici si sono manifestati, cercando di risalire alle cause
  2. sullo studio della costituzione, reattività personale, dei ritmi e delle alternanze morbose
  3. su quei sintomi definiti “strani, rari, curiosi e particolari” apparentemente di impiccio, invece estremamente interessanti per il medico omeopatico (ad es. crisi asmatica alla notizia della morte di uno zio, diarrea abituale dopo vento freddo secco)
  4. sulle pulsioni profonde della sfera razionale ed emotiva, logica e intuitiva, materiale e spirituale attinenti motivazioni dell’essere, affetti profondi, conflitti, aspirazioni.

La scelta di rimedio più affine più simile (simillimum) consente di ridurre nel tempo i disturbi fisici, di ottimizzare la reattività, di migliorare umore, capacità, adattabilità, di sciogliere quei “nodi” psico-emozionali che impediscono al corpo, esercitando la “vis medicatrix naturae”, di guarire.

 

Omotossicologia

E’ una branca dell’Omeopatia fondata da un medico il dr. Reckeweg, inquadrando la malattia sul danno organico.

Ratio: nelle malattie si accumulano tossine endogene per carenza enzimatica, carente drenaggio o accumulo di radicali liberi. A queste si aggiunge il carico di tossine esogene da virus, batteri, funghi, inquinanti, farmaci, droghe, fumo, stressor, ecc.
La malattia giunge quando tale carico tossinico giunge a saturazione e l’organismo deve effettuare uno sforzo per espellere tali omotossine.
Il tessuto ove queste risposte avvengono è il connettivo in cui lavora il “sistema della grande difesa”. La malattia è la reazione omeostatica di questo sistema nella sostanza fondamentale.

Indicazioni: Nella tavola delle omotossicosi ogni malattia viene classificata in una delle 6 fasi gradualmente peggiorative (escrezione, infiammazione, deposito, impregnazione, degenerazione, dedifferenziazione) e curata con farmaci omotossicologici composti che stimolano la reazione del tessuto connettivo.
Esistono rimedi che usano a vari livelli il principio di similitudine: omotossicologici composti, semplici, in accordo di potenza, organoterapici, catalizzatori intermedi.

Vantaggi e limiti: questo approccio è clinico e permette di curare malattie ufficialmente riconosciute. Vengono usati moltissimi rimedi in coctail complessi. Si possono sostituire numerosi farmaci classici con rimedi omotossicologici, usabili anche per via iniettiva.
Possono essere quasi considerati farmaci omotossicologici da banco per un approccio rapido per la soluzione di piccoli grandi problemi, senza incorrere in intossicazioni, ma potendo favorire assuefazioni a tante sostanze diverse.
Il limite, ma anche il vantaggio è di fatto un approccio lontano dall’omeopatia classica originaria del singolo rimedio (simillimum) che abbisognerebbe di lunghi colloqui e di più tempo.

Autoemoterapia

E’ un’ autoimmunoterapia.

Procedura: Utilizza il proprio sangue, prelevato per via venosa e miscelato con sostanze immunostimolanti (ad esempio echinacea angustifolia, uncaria tormentosa).
Viene praticata una tindallizzazione, (cioè una succussione del miscelato con dinamizzazione) in modo da effettuare una parziale lisi cellulare per esporre antigeni, germi patogeni, inquinanti, macromolecole proteiche a una minuziosa decodifica.
Il miscelato lisato viene di norma re-iniettato per via intramuscolare nella natica spesso controlaterale.

Ratio: Questa particolare procedura, largamente utilizzata durante e dopo l’ultima guerra mondiale nei malati infettivi, è stata più recentemente confermata nei suoi intimi meccanismi d’azione, da studi immunologici.
La presentazione per via linfatica di epitopi (antigeni esposti), digeriti e opsonizzati con i nostri anticorpi, favorisce una più facile lettura e identificazione da parte del sistema immunitario di germi patogeni o altri agenti estranei.
Di conseguenza questa terapia ha un’ interessante applicabilità come immunostimolante.

Indicazioni: Infezioni croniche recidivanti, come cistiti, bronchiti croniche, sinusiti, piaghe infette.
Calo anche temporaneo delle difese immunitarie per stress o affaticamento.
Allergie. Malattie autoimmuni (valutare caso per caso). Dermatiti ed eczemi.

Precauzioni: Garantire una adeguata disinfezione e verificare l’aumentata reattività.

 

Vischioterapia

L’utilizzo del vischio, parassita vegetale che cresce a scapito delle piante, è stato sperimentato da diversi medici tedeschi nel secolo scorso e successivamente confermato da numerose ricerche universitarie europee effettuate prevalentemente in Germania, Austria e recentemente in numerosi altri paesi.
E’ una terapia immunostimolante utilizzata come coadiuvante nei tumori solidi e in alcune forme di precancerosi.

Ratio: L’iniezione sottocutanea di estratti purificati e diluiti di viscum album, cresciuti in particolari condizioni nutrizionali (ambienti salini, ricchi in rame, argento, mercurio, ecc.) esercita un effetto locale chemiotattico e immunostimolante con una duratura vasodilatazione e formazione di noduli infiammatori.
E’ documentato l’aumento della permeabilità vasale, della reattività dei granulociti neutrofili e dei linfociti killer.
L’azione non è direttamente antitumorale, bensì di stimolo del sistema immune aspecifico distrettuale e sistemico.

Studi effettuati su migliaia di pazienti hanno confermato effetti promettenti per ulteriori ricerche con una vitalizzazione immunitaria, un’attivazione della reazioni della cascata infiammatoria, un migliore trofismo e qualità della vita, anche residua, nonchè la riduzione di effetti collaterali alla chemioterapia

Indicazioni: Familiarità per malattie tumorali e forme precancerose. Scarsa reattività del sistema immune. Coadiuvante ad altre cure in neoplasie.

Controindicazioni relative: neoplasie cerebrali, trapianti d’organo

Raccomandazioni: E’ una terapia rigorosamente sottoposta alla prescrizione di un medico e inserita in un coctail ragionato ed integrato; va seguita nel tempo attraverso monitoraggio clinico, laboratoristico e strumentale.

 

Terapia Posturale e Yogaterapia

La postura è sempre, fin dai tempi dei greci e romani, considerata fondamentale per la conservazione di una buona struttura osteo-muscolare.
La manutenzione corporea ginnica e posturale non deve riguardare solo il potenziamento della muscolatura (body-building), ma anche l’equilibrio delle forme, la massima elasticità e l’escursione articolare, la funzionalità organica e dei visceri.
A questo punta la terapia posturale e quelle varie forme ginnastica psico-fisica, Zilgrei, yoga, danza etnica, fitness, ecc.
Mentre la recente ricerca sportiva si concentra soprattutto sul rinforzo dei muscoli l’attenzione di antiche arti marziali orientali come lo yoga si è concentrata soprattutto sulla tonificazione nervosa, l’escursione articolare, il riequilibrio neurovegetativo.

Ratio: La manutenzione meccanica attraverso esercizi guidati di tipo ginnico e posturale ossigena i muscoli e i visceri, rinforza la muscolatura, utilizza la massima escursione possibile di ogni singola articolazione prevenendo calcificazioni o subanchilosi fisiologiche nell’età avanzata.
Inoltre la ginnastica respiratoria e la concentrazione sulle funzioni viscerali esercita un biofeedback con una maggiore controllo del sistema neurovegetativo e dell’equilibrio neuro-ormonale, il potenziamento dell’amigdala e dei centri nervosi di controllo sul soma.

Esercizi: Elasticizzazione della colonna vertebrale con esercizi di trazione ed allungamento, esercizi di riequilibrio posturale, cura delle posizioni viziate o scorrette sul lavoro, nel sonno, in atteggiamenti psicosomatici (ad esempio reclinate in avanti nella depressione);
Educazione respiratoria (eupnea) con aumento della capacità vitale respiratoria e controllo dell’espirazione nasale.
Autoconcentrazione posturale e viscerale con rilassamento del tono muscolare, dell’eccitabilità emotiva e neurovegetativa.

Indicazioni: Aumento di vitalità e longevità tessutale e organica.
Stress e sovraccarico neurosensoriale. Distonie neuro-vegetative. Patologie psicosomatiche

Controindicazioni: Sforzi e posture estreme ed eccessivamente traumatiche. Meniscopatie. Asocialità.

Precauzioni: Utile distinguere tra esercizi di discipline orientali e loro culture e tradizioni religiose. Soggetti di fede cristiana possono applicare queste tecniche anche per rinforzare i propri scopi, obiettivi e concentrazione meditativa sul loro credo (v. es. racconti di un pellegrino russo).

 

Lettino ipertermico ad acqua

E’ una terapia di relax, ove il corpo è immerso in un lettino ad acqua, che non entra in contatto con la pelle, ma all’asciutto , godendo comunque del beneficio del movimento idrico e della temperatura.

Ratio: A contatto con le onde il corpo rimane galleggiato e massaggiato attraverso un delicato idromassaggio. Riscaldato dalla temperatura regolabile (37,5-41,5) viene effettuata una terapia di regolazione termica.

Indicazioni:
Stati di stress neurosensoriale, nervosismo, lombalgie, sciatalgie, dolori alla colonna vertebrale, contratture, reumopatie.
Quadri con necessità di produrre un rialzo termico, quali: scarsa reattività infiammatoria e infettiva, infezioni recidivanti, quadri ossidativi, prevenzione e predisposizione a malattie degenerative.

Controindicazioni e precauzioni: Quadri associati a congestione cerebrale

Opportunità: al lettino possono essere anche associate terapie di fanghi, massaggi, compresse fitoterapiche.
Nel lettino viene effettuata cromoterapia sullo spettro cromatico globale o selezionato emettendo radiazioni luminose specifiche (azzurro per relax, rosso per ipotensione, morbillo, depressione, ecc.).

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